Le Residenze della Casa Reale di Savoia – UNESCO

Di seguito potete trovare l’elenco completo dei palazzi piemontesi che fanno parte del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, il testo citato proviene dal sito www.patrimoniomondiale.it

Il sito seriale è composto da 22 edifici, 11 situati nel centro di Torino, gli altri distribuiti secondo un impianto radiocentrico intorno alla città.

La “ZONA DI COMANDO” è un ampio complesso di edifici connessi alla corte, dove il potere accentrato veniva esercitato nelle sue forme politiche, amministrative e culturali.

Palazzo Reale (Torino)

E’ il nucleo aulico della “Zona di Comando” con il ruolo di centro del potere e luogo di rappresentanza della magnificenza dinastica.

– Armeria Reale (Torino)

– Palazzo della Prefettura e Archivio di Stato (Torino)

Progettati da Filippo Juvarra e realizzati sotto la direzione di Benedetto Alfieri, costituiscono uno dei primi esempi, nel mondo occidentale, di architettura nata specificatamente con funzioni amministrative e di archivio.

– Facciata del Teatro Regio (Torino)

Costruito su disegno di Benedetto Alfieri, venne completamente distrutto da un incendio nel 1936, salvo per il muro di facciata, che costituisce l’unico resto della fabbrica sabauda.

– Accademia Militare (Torino)

Era parte integrante del più ampio progetto castellamontiano che includeva anche la Cavallerizza Reale. Dell’originaria struttura seicentesca permangono oggi solo alcune colonne e lacerti del loggiato.

– Cavallerizza Reale (Torino)

Luogo destinato agli esercizi e agli spettacoli equestri di corte, viene realizzata tra il 1740 e il 1742 da Benedetto Alfieri.

– Regia Zecca (Torino)

E’ l’edificio che conclude la Zona di Comando verso est. Ristrutturato più volte, esso conserva ancora, almeno all’esterno, parte dei caratteri originali.

– Palazzo Chiablese (Torino)

Nel 1753 la residenza è data in appannaggio al duca del Chiablese e completamente riplasmata da Benedetto Alfieri.

Palazzo Madama (Torino)

Il Palazzo riassume la storia di Torino. L’origine è la porta romana di accesso alla città; nel Medioevo diventa una fortezza e poi, tra il Tre e il Quattrocento, un castello. Il periodo di maggior splendore è quello della residenza delle due Madame Reali, quando viene realizzato l’appartamento di rappresentanza al piano nobile e viene costruito, su disegno di Filippo Juvarra, lo scalone con la scenografica facciata.

– Palazzo Carignano (Torino)

Il Palazzo è costruito tra il 1679 e il 1685 per i Savoia Carignano, un ramo collaterale della dinastia regnante. Nel 1859 è destinato ad ospitare il primo Parlamento italiano.

 

La “CORONA DI DELIZIE” è un sistema di residenze extraurbane dedicate allo svago, alle feste e alla caccia che disponendosi a raggiera intorno a Torino rimarcano il ruolo centrale della capitale.

Castello del Valentino (Torino)

Il castello è la villa fluviale realizzata da Amedeo di Castellamonte per Cristina di Francia secondo il modello francese a pavillon-système.

– Villa della Regina (Torino)

La “vigna” viene eretta, all’inizio del Seicento, per volere del cardinale Maurizio di Savoia, come luogo di svaghi e dotti convegni sul modello delle ville barocche romane e successivamente ridefinita su progetto di Filippo Juvarra.

– Castello di Moncalieri (Moncalieri – TO)

E’ una delle più antiche dimore sabaude. La sua fondazione risale al Medioevo, anche se l’aspetto attuale si deve agli interventi che dal XVII al XIX secolo trasformarono il fortilizio in luogo di delizia al centro di un ampio parco storico.

Castello di Rivoli (Rivoli – TO)

Situato in posizione strategica lungo la via Francigena, il castello ha antiche origini militari. Quando diventa di proprietà dei Savoia fu utilizzato per cerimonie di corte di particolare rilievo fino a divenire residenza di corte tra Cinquecento e Seicento.

Castello di Venaria Reale (Venaria Reale – TO)

E’ la più grandiosa delle residenze componenti la “Corona di Delizie”, voluta da Carlo Emanuele II come maison de plaisance e destinata prevalentemente alla caccia di corte. Edificata nel suo nucleo centrale da Amedeo di Castellamonte, la residenza diviene oggetto di una serie di progetti e interventi che trasformano l’originaria palazzina di caccia in una vera e propria reggia.

– Palazzina di Caccia di Stupinigi (Stupinigi – TO)

Nel 1729 Vittorio Amedeo II incarica Filippo Juvarra di realizzare un padiglione di caccia che soddisfi le esigenze dell’attività venatoria insieme a quelle, di maggiore carica simbolica, della rappresentazione della corte.

 

I luoghi di villeggiatura ottocenteschi sono costruzioni preesistenti, distribuite in un territorio più ampio rispetto ai sistemi residenziali dell’età barocca. L’uso degli edifici è strettamente legato alla villeggiatura estiva della dinastia regnante e del ramo cadetto dei Savoia Carignano.

– Castello di Agliè (Agliè – TO)

L’edificio nasce come struttura difensiva medievale. Nel XVII secolo, per volontà del conte Filippo di San Martino, prende l’aspetto di una maestosa villa-palazzo che la tradizione attribuisce all’opera di Amedeo di Castellamonte.

– Borgo Castello de La Mandria (Venaria Reale – TO)

L’insediamento della Mandria nasce nel 1708, quando Michelangelo Garove, per volontà di Vittorio Amedeo II, realizza una struttura destinata all’allevamento e alla riproduzione dei cavalli di razza di servizio alla vicina Reggia di Venaria Reale.

– Castello di Racconigi (Racconigi – CN)

Il castello assume, almeno sino alla fine del XVI secolo, un ruolo fondamentale di controllo territoriale. All’inizio del Seicento diventa residenza dei Savoia Carignano, che affidano la trasformazione dell’edificio a Guarino Guarini.

– Castello e Agenzia di Pollenzo (Pollenzo – CN)

Il complesso carloalbertino è composto da castello, piazza, chiesa di San Vittore, torre e cascina. Sorta in età medievale come struttura fortificata, successivamente è trasformata per adeguarla all’uso residenziale e aggiornarla al gusto manierista. La proprietà passa ai Savoia solo nel Settecento.

– Castello di Govone (Govone – CN)

Il castello ha origini medievali ma viene ricostruito nelle attuali forme barocche a partire dal 1697 per volontà dei conti Solaro. Alla fine del XVIII secolo la proprietà passa ai Savoia e successivamente diventa la residenza estiva preferita del re di Sardegna, Carlo Felice, e di sua moglie.”

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